Age of Resistance: Snoke

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RIASSUNTO:

The Rarlech System

Snoke sta addestrando Kylo Ren. Il Leader Supremo tiene sospeso il ragazzo con la Forza al di sopra di un dirupo il cui fondo è cosparso di rocce aguzze. Snoke gli chiede se ha paura, e quando Kylo risponde di no, gli dice che sta mentendo, che è pieno di dubbi, insicuro e non in controllo dei suoi poteri. Continua dicendogli che si sente impotente e che questo di solito porta alla rabbia. E chi è potente può sfruttare la rabbia come un’arma e colpire: perché o si colpisce, o si cade.

Snoke molla la presa e lo lascia precipitare.

Kylo riesce a fermarsi a pochi centimetri dalle rocce aucuminate. Snoke, che l’ha raggiunto sul fondo, lo schernisce commentando che alla fine è riuscito a non morire. Kylo gli chiede se l’avrebbe salvato se non ci fosse riuscito da solo, e Snoke gli risponde che Skywalker l’avrebbe fatto. Così facendo gli avrebbe solo impedito di arrivare al suo potenziale.

Kylo si riprende il casco e entrambi salgono sullo shuttle per dirigersi verso un altro luogo di lezione. Snoke lo avverte che la prossima prova lo metterà di fronte a quello che ancora lo trattiene.

Arrivati alla nuova destinazione, i due si preparano a sbarcare. Kylo si riprende il casco, ma Snoke gli dice di lasciarlo lì. Quando Kylo esita, Snoke lo schiaffeggia col dorso della mano, ferendolo con l’anello appuntito. Snoke gli dice che non si può nascondere lì e che non può far finta di essere Vader. Kylo gli chiede dove sono. E’ Dagobah.

Una volta scesi, Kylo dice di avvertire l’aura lasciata da Luke tanti anni prima. Snoke parla del posto come il luogo in cui uno dei più formidabili Jedi mai esistiti si sia addestrato. Kylo si sorprende di sentire il maestro parlare con tanto rispetto di Skywalker e Snoke gli risponde che se avesse avuto lui al suo fianco, la Galassia sarebbe stata sua da tempo.

Snoke porta Kylo davanti all’albero/caverna, e gli dice di entrare. Quando Kylo gli chiede cosa c’è dentro, gli risponde “Solo quello che sei troppo debole per lasciare”

Kylo entra e incontra subito la visione di Luke, il suo precedente maestro. Spronato da Snoke a usare la rabbia come un’arma, Kylo lo affronta e lo uccide facilmente. Il ragazzo pensa che la prova sia superata, ma ha fatto male in conti.

Quando si sente chiamare Ben, egli si gira e vede i genitori: Han e Leia. La visione gli dice di fermarsi, che è loro figlio Ben e che lo amano. Kylo li guarda con aria assorta e triste. Snoke lo sprona sconfiggere i suoi dubbi ed è compiaciuto quando lo sente attivare la spada laser e prendere una decisione. Kylo però non attacca i genitori, ma l’albero.

Snoke, da fuori, gli dice finalmente che la prova è finita e che ha fatto bene. Ma all’interno Kylo non ha finito, fa esplodere il suo potere, e quando la nebbia si dissolve, l’albero/caverna non c’è più. Kylo lo ha totalmente distrutto.

Snoke applaude la dimostrazione di forza, ma gli dice anche che quel luogo aveva migliaia di anni e che aveva in programma di portarci altri allievi.

Kylo ribatte con un “Il passato deve rimanere nel passato” e che non avrà bisogno di altri allievi. Snoke sorride compiaciuto e soddisfatto.

COMMENTO:

Questo breve fumetto, ambientato prima de Il Risveglio della Forza, ci dà uno sguardo speciale sull’addestramento di Kylo, e sul suo rapporto con Snoke.

Partiamo da Snoke. E’ veramente un personaggio spregevole che adotta tattiche di manipolazione da manuale, ed è triste vedere come Kylo cerchi la sua approvazione.

Anche se Snoke dice a Kylo che lui l’avrebbe lasciato morire sulle rocce, il ragazzo non fa una piega nel seguirlo ciecamente nella loro prossima tappa: non gli passa per la testa chiedere dove stanno andando. Si fida pienamente. Questo fa intuire che Snoke lo ha totalmente in pugno.

Snoke lo porta in uno dei luoghi simbolo di Star Wars, l’albero/caverna di Dagobah. (Avevo già commentato la preview di questo fumetto sull’importanza del luogo e del suo significato)

Snoke vuole che Kylo distrugga i sentimenti che albergano nel suo cuore, in modo da disporre a pieno dei suoi poteri. Snoke evidentemente ha bisogno di un force-user per i suoi (?) piani, perché dice anche che se avesse avuto Luke a suo fianco, la Galassia sarebbe già sotto il suo dominio. Non si capisce se c’è del vero sotto questa dichiarazione o se è solo un modo per far nascere in Kylo quella rabbia competitiva che ha bisogno di sfruttare.

Mentre Kylo è nella grotta, Snoke, attraverso la Forza, lo incita a abbracciare la sua rabbia e usarla come un’arma. In questa sequenza Snoke sente le sensazioni superficiali di Kylo, così come le ha avvertite in Gli Ultimi Jedi, ma anche stavolta quello che sente non rispecchia le vere intenzioni di Kylo. Ci si può chiedere se Snoke è troppo sicuro di sé e sottovaluta Kylo o se in realtà Kylo è più bravo di quanto sembri nel nascondere quello che davvero prova. E’ anche vero che questo sottolinea ancora una volta che l’unico personaggio suo equale è Rey: l’unica che gli è entrata in testa e ha visto chiaramente tutto.

Snoke non capisce che Kylo gli ha mentito e che non ha potuto distruggere la visione che rappresenta l’amore incondizionato dei genitori. Si lamenta della distruzione della grotta e di come voleva usarla per portarci altri apprendisti, ma la sua espressione gongolante al rifiuto di Kylo ci fa intendere che è solo l’ennesimo modo stringere il suo controllo sul ragazzo.

Questo fumetto non ci parla delle origini di Snoke, del suo ruolo nel Primo Ordine e dei suoi piani malvagi, ma rivela (per chi ancora lo ignorava) la natura nociva del suo rapporto con Kylo. Non è da poco che la storia abbia voluto dirci questo. Per buona pace di una parte di fans, ci viene fatto capire ancora una volta che quello importante non è chi è e come Snoke sia arrivato a capo del Primo Ordine, ma solo come è arrivato o a inquinare l’animo di Ben Solo. Snoke è importante solo se messo in relazione a Kylo.

Passiamo a Kylo.

Quando ho visto commenti su Twitter che dicevano “Preparate i fazzoletti”, non esageravano. Qui abbiamo uno scorcio su un vero e proprio momento di dolorosa crescita per Kylo. Ci viene mostrato ancora come un ragazzo, con un fisico ancora non del tutto scolpito. Indossa gli abiti neri di Kylo Ren ma quello è un ruolo più grande di lui che è ancora in costruzione.

All’inizio di questo fumetto scorgiamo quasi dell’ingenuità in Kylo, come quando chiede al maestro se l’avrebbe salvato dalla morte. Non si capisce da quanto è sotto la tutela di Snoke, ma non sembra da molto. Nonostante la noncuranza di Snoke, Kylo lo segue ciecamente senza porsi problemi, come se fosse normale. Anche la sua non-reazione al manrovescio che gli dà Snoke sullo shuttle, ci fa intendere che questo tipo di atteggiamento (da entrambe le parti) è la normalità. Mi fa stringere il cuore pensare che questo, la punizione fisica, è solo l’evoluzione di una manipolazione psicologica iniziata quando ancora era piccolo. Una manipolazione che funziona pienamente vedendo il viso pieno di confusione di Kylo all’ordine di lasciare lì l’elmo.

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Mi spiego. Snoke gli avrà anche inculcato questa aspirazione a diventare il nuovo Vader, ma per avere pieno controllo sull’allievo, lo deve anche sminuire, confondere e ricordargli che non sarà mai forte quanto lui. Che avere o no la maschera non lo renderà migliore. E’ il tipico comportamento degli abusatori. E’ una cosa disgustosa e tossica e il solo conforto che ho è che, nel presente della storia, questo schifo di Snoke è già morto.

Quando Snoke lo fa entrare nella grotta con l’obiettivo di strappare Kylo ai suoi affetti per renderlo completamente fedele a lui e al Lato Oscuro, la prima visione che affronta è Luke.

Per come la vedo io, affrontare Luke, è il compito più semplice per Kylo. L’ultima volta che ha visto Luke, dal suo punto di vista, ha cercato di ucciderlo. Quella fatidica notte di tradimento e delusione sono ancora fresche e per Kylo è facile provare di nuovo rabbia per un avvenimento per cui ancora non ha una spiegazione. E’ la notte in cui Ben è caduto nel Lato Oscuro e Ben non deve far altro che seguire quella che è una disposizione che ora è preponderante nel suo animo. Infatti Kylo, istigato da Snoke, assolve al compito abbastanza in fretta e senza particolari conseguenze. Non è questa la vera prova.

La vera prova è affrontare il Lato Chiaro che è ancora in lui. Per questo la grotta lo mette davanti ai genitori. Loro sono quell’amore incondizionato che Kylo ha nel cuore e che, in teoria, dovrebbe strapparsi per potersi dedicare al Lato Oscuro.

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L’espressione di Ben si addolcisce quando vede i genitori. Kylo rinnega il suo nome (Romeo, Romeo), chiude gli occhi e si sottrae alla visione dei genitori che gli dicono che lo amano. E’ un supplizio. E’ un dolore lacerante.

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Kylo sa che deve fare qualcosa perché Snoke continua a incitarlo. E qui, per me, prende la prima delle decisioni che lo porteranno a uccidere Snoke in Gli Ultimi Jedi, gli mente.

Se solo tre pagine prima Kylo era come un cagnolino che segue il suo padrone, qui prende una decisione che va contro quel comportamento, contro quello che avrebbe dovuto fare.

Kylo si scaglia contro l’origine della visione, l’albero. Forse è solo l’immenso dolore di vedere i genitori a portarlo a distruggerlo. L’albero è un bersaglio facile. Io penso che forse qui lui comincia a capire che Snoke non è onnipotente. Forse nasce anche l’ombra del dubbio che lo sta solo usando e per Kylo questa è una piccola affermazione che ha ancora una volontà in quello che fa.

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Bisogna notare che, anche mentre distrugge tutto, il viso di Kylo è illuminato da luce rossa e questo ci ricorda che è ancora all’inizio del suo viaggio e il Lato Oscuro è predominante. Ma questa è una prima, piccola, ribellione. Contro Snoke, ma anche contro sé stesso. E’ la conferma che la Luce è ancora lì e lui non è in grado di staccarsene.

Quello che esce dalla grotta è un Kylo diverso. Egli comincia a interpretare il ruolo che gli è stato buttato addosso. E’ probabile che sia in negazione, che voglia far finta che non è successo niente e che ha superato la prova anche se non è così. Ha fallito, così come aveva fatto Luke.

Il vecchio è una pallida imitazione di un vero maestro e penso che facendo esplodere la grotta (e non ricevendo rimproveri per non aver attaccato la visione dei genitori) Kylo capisce anche che Snoke ha dei limiti. Kylo intuisce uno spazio di manovra, anche se limitato, e capisce che può sfruttarlo. (e questo si ricollega con Hux in TFA che lo avverte su quello che riguarda i suoi fini personali.) Penso che questo sia il motivo per cui non vediamo più il viso di Kylo dopo è uscito dalla grotta, perché da quel momento, un po’ per interesse personale e un po’ per nascondersi, si è calato nel personaggio che conosceremo ne Il Risveglio della Forza.

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Riflettendoci freddamente mi chiedo perché in questo fumetto hanno voluto così calcare la mano su come Kylo, sin dall’inizio, non sia mai stato questo campione del Lato Oscuro e che invece è stato un ragazzo prima di tutto vittima di una manipolazione fisica e psicologica, amato dai genitori nonostante tutto. Se dovessi pensare male, dovrei dire che questa è la risposta passiva/aggressiva di DL a tutti quei fans intransigenti che ancora fingono di non capire tutte le sfaccettature del personaggio di Kylo Ren. Dato che, evidentemente, alcuni ingnorano convenientemente tutti gli indizi sulla manipolazione di Snoke, forse hanno deciso di sbatterlo inequivocabilmente in faccia nero su bianco. Ora chi vuole ignorare tutto questo diventerà solo un poveretto attaccato ai suoi vecchi headcanon. Bravi DL! Operazione perfetta!

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