Age of Resistance: Rey

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RIASSUNTO:

D’qar

Manca poco alla partenza di Rey, e Leia passa qualche momento con Chewie prima di parlare con la ragazza. Anche se il Generale ha sentito, tramite la Forza, quello che è successo su Star Killer, vuole che Rey gliene parli.

La ragazza gli racconta di come ha visto Han affrontare Kylo Ren da solo e non capisce perché l’ha fatto. Leia la corregge: Han non voleva scontrarsi con Kylo, ma ha cercato di parlare al figlio. Rey continua, in lacrime, dicendole che l’ha visto accarezzargli il viso e poi cadere…

Rey ribadisce che Han non avrebbe dovuto incontrarlo da solo e che avrebbe dovuto scappare. Leia le dice che in effetti il primo pensiero di Han è sempre quello di scappare, ma poi arriva il momento in cui si va avanti. Rey gli chiede come fa lei a non scappare e Leia le risponde che bisogna ascoltare quel bisogno di fuggire, ma di usarlo per spronarsi al momento successivo.

Leia ammette che per lei è più facile combattere quando puoi letteralmente sparare a quasi tutto. E lei col blaster ci sa fare. Rey le chiede come fa ad andare avanti da sola, ma Leia la tranquillizza: non è sola! Proprio come lei ora. Fanno parte entrambe di qualcosa di più grande.

Mentre guardano volare via il Falcon, Poe chiede a Leia se Rey troverà mai Luke. Leia è sicura che lo farà. Quando Poe dice che lui è loro unica speranza, Leia gli risponde che pensa che ce ne sia un’altra.

Il viaggio non va liscio come speravano e Rey e Chewie sono costretti a fare subito una tappa per trovare pezzi di ricambi per il Falcon. R2-D2 le indica il pianeta discarica di Necropolis e Rey è subito pronta a cercare di nuovo tra i rottami.

L’insettoide che li accoglie le chiede dei crediti per permetterle trovare i pezzi che vuole e una volta pagata la somma, Rey si addentra nella discarica. Una volta dentro lei si accorge che quel posto è troppo pieno di pezzi preziosi per essere considerato un mucchio di rottami.

Allarmata da qualcosa, Rey aziona la spada laser e non passa molto prima di essere attaccata da un mostro vermiforme. L’istinto sembra farla scappare tra i rottami, ma in realtà pochi secondi dopo Rey ne esce ai comandi di una nave Slave. Tornata dall’ insettoide, Ray capisce che quella è solo una trappola per attirare e derubare i malcapitati. Come se non bastasse, i poveri indigeni che lavorano per lui, in realtà sono schiavi. Rey usa il trucco Jedi per manipolare la mente e fa in modo che il pericoloso essere si arrenda e si consegni agli indigeni.

Una volta sul Falcon, Rey e Chewie volano subito verso Ahch-To. Rey si incammina sul sentiero e rassicura Chewie, che la vede andare via, che lei non è sola, la speranza è con lei.

Commento:

Questo fumetto è ambientato in quel già breve intervallo tra Il Risveglio della Forza e Gli Ultimi Jedi.

Come l’avevamo appena lasciata, Rey ci viene presentata come l’erede morale, e a sorpresa, dei Jedi, un po’ come lo era stato Luke tempo addietro. La sua è un’eredità ideale però, che non sa ancora gestire, che qui ci viene confermata da come la sua mini avventura affronta temi già ben noti ai Jedi.

Rey capita su questo pianeta dove, purtroppo, scopre degli schiavi. Quello della schiavitù è un argomento affrontato largamente nel passato, ma anche recentemente in Age of Republic: Anakin Skywalker. Qui Rey porta avanti un tipico modo di operare che abbiamo già visto nell’Ordine dei Jedi e che ha messo spesso nei pasticci lo stesso Anakin.

Ma Rey non ha un Obi-Wan a guidarla e soprattutto Luke non le ha ancora detto che i Jedi, i loro modi e tutto quello che rappresentano, devono finire. Quelle di Rey sono decisioni istintive, dettate dalla voglia di fare del bene, dall’ideale leggendario che ha dei Jedi e soprattutto è spinta a onorare l’esempio di Han.

Mi ha divertito come Rey si sia ritrovata anche questa volta in una discarica e di come lei ci veda sempre un tesoro (vero questa volta). Spesso penso a come la sua predisposizione a trovare del valore anche in qualcosa che dovrebbe star lì a marcire, sia uno degli indizi più importanti della sua relazione con Kylo. Lui è un personaggio che tantissimi fans vorrebbero lasciare lì a arrugginire, marcire e sparire nella polvere… ma la testarda Rey farà emergere qualcosa sepolto nel suo cuore. (forse anche in quello dei fans) E sarà un vero tesoro!

La scena di confidenza con Leia è un momento dovuto. Rey racconta dal suo punto di vista quello accaduto su Star Killer e fa tenerezza vedere come si addolori per la morte di Han. Han è stato probabilmente il primo che l’ha apprezzata disinteressatamente per le sue capacità (quando le ha offerto un lavoro, Rey non ci poteva credere!), ma soprattutto aveva cominciato a vederlo come la figura parentale che tanto desiderava. E’ una morte che non capisce.

Leia sa già cos’è successo e la mia impressione è che si faccia raccontare il tutto più per lasciare che Rey si sfoghi della brutta esperienza, che per altro. E’ come una seduta di terapia. Anche se Rey piange la morte di Han, lei non l’ha conosciuto abbastanza per capire le intenzioni che aveva l’uomo quando ha affrontato Kylo. Leia spiega il carattere e le motivazioni di Han a Rey e anche un po’ al pubblico… (dal numero di Snoke ormai sono convinta che DLF andrà avanti con questo proposito di confermare l’ovvio anche ai più ottusi)

Anche in questo fumetto ci viene ricordato l’abbandono di Rey su Jakku e colgono l’occasione per farla confortare da Leia. Le dice che non è sola e che, come Leia stessa, ha trovato una casa e uno scopo in un qualcosa di più grande. La Resistenza. Questa è una consolazione che sostiene e rafforza Rey, almeno per ora. Ancora non si è scontrata con Luke, che smonterà tutte le sue idee sui Jedi. Ancora non è entrata in contatto con Kylo, che la metterà di fronte alle sue illusioni, distruggendole.

Rey accetta di buon grado l’accoglienza di Leia, perché è confortante come una coperta calda, e per ora ignora che sarà Kylo l’unico che metterà a nudo questa ennesima illusione e che lui è il solo in grado di capirla profondamente. Ma per ora lasciamo che questa ragazza si goda questo momento di positività, di appartenenza, anche se passeggero. Per quello che ne sappiamo, nessuno l’ha mai rassicurata così e a Rey serve speranza per compiere la missione che l’aspetta.

Penso che qui Leia faccia anche un po’ di strategia. Sa che con Luke non sarà per nulla facile e anche pensando a questo, ha bisogno che Rey senta che ha qualcuno che crede in lei e che in lei ripone la speranza.

Ed eccola, infine, il tema per eccellenza di Star Wars, il tema nascosto di questo fumetto: la speranza. In questo fumetto è quasi fisica, materiale. E’ come se fosse un testimone, un qualcosa che passa di mano in mano. Han, con tutti i suoi difetti, ci ha creduto fino alla morte.  Essa rimane in mano a Leia, che è colei che ne ha portato la fiaccola per così tanto tempo, ma alla fine la passa a Rey. La ragazza, però, non è il portatore finale. E’ un tramite.

Quando in quell’ultima pagina Rey guarda avanti, gli occhi pieni di questa speranza e la spada laser in mano, il lettore pensa di girare pagina e di vedere Luke… Colui che salverà ancora una volta la Galassia!

E invece no. Luke non c’è. E questo ci deve far pensare che non è lui quello che riceverà il testimone della speranza. Ed è ovvio che non può esserlo: lui l’ha già portata questa fiaccola e poi l’ha abbandonata.

Rey guarda avanti come si guarda al futuro… e quel futuro, quella futura speranza che salverà tutti, non può essere che Ben Solo.😎

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