Age of Resistance: Kylo Ren

image

RIASSUNTO:

Spazio selvaggio.

A bordo di un vascello del Primo Ordine, un vecchio capitano clone si sta mettendo l’armatura bianca. Ruthford potrebbe averne una nuova, ma preferisce qualcosa di familiare anche se scomoda. La destinazione del viaggio è vicina e il giovane assaltatore che lo assiste gli dice che è ora di avvertire Kylo Ren. Kylo nel frattempo sta meditando, a petto e a viso nudo, attorniato da vari oggetti levitanti.

Arrivati a destinazione il Primo Ordine è pronto a negoziare con i Bathany. La tenda per l’incontro è già stata allestita e Kylo è impaziente di iniziare. Ha designato Ruthford come accompagnatore e consigliere. Kylo lo ha voluto con lui perché è l’unico sopravvissuto alla stessa missione affidata a Vader tanti anni prima. Una volta sbarcati, Kylo guarda la distesa brulla davanti a sé come a un campo di battaglia che vedrà la sua gloria, ma Ruthford ci vede solo una specie di cimitero. Kylo vuole fare meglio del nonno, ma il clone gli ricorda che non è che Vader abbia fallito in quell’occasione, ma che il prezzo in vite era stato enorme. Il clone non si risparmia nel dire a Kylo Ren che quella non era una specie di gara.

Entrato nella tenda del Bathany, Kylo si trova di fronte un’enorme creatura che porta una collana fatta di caschi bianchi di assaltatori. Il re Kristoff sembra all’apparenza cortese, offrendo a Kylo una delle loro sedie, ma Kylo rifiuta, intuendo una tattica volta a sminuirlo: sopra una di quelle sedie fatte per esseri così grandi, egli avrebbe fatto solo la figura di un bambino inerme.

Kylo non perde tempo e chiede che i Bathany smettano di espandersi invadendo e distruggendo i pianeti vicini, territori del Primo Ordine. Il re si beffa di Kylo dicendogli che già un altro, più alto e minaccioso di lui, era venuto con le stesse intenzioni e alla fine loro erano ancora lì. Parla di Vader ovviamente, che con tutta la sua forza, non è stato in grado di distruggerli.

Kylo allora cerca di usare il trucco mentale dei Jedi per ordinargli di cessare le attività, senza riuscirci. Il Re Kristoff è immune al vecchio trucco e anzi, sbeffeggia Kylo. Ruthford ammonisce i Bathany di non esagerare perché Kylo Ren è piuttosto permaloso, ma le creature perseverano nella loro arroganza e alla fine Kylo aziona la spada laser e li uccide.

La battaglia si scatena anche fuori dalla tenda e Kylo si mette alla guida delle truppe. I Bathany hanno ancora un asso nella manica però e il Primo Ordine non può far altro che osservare un gigantesco mostro che emerge da dietro le montagne. Il mostro è quello che i Bathany considerano il loro Dio e le creature sono convinte che si sbarazzerà Primo Ordine. Kylo non ci sta e ordina che gli venga portato il suo shuttle. Prima che Kylo decolli, Ruthford gli rammenta che :”Non puoi provare niente a un uomo morto” riferendosi alla personale gara di Kylo con Vader. Dopo un attimo di esitazione, il ragazzo sale a bordo e vola verso il mostro. Lo shuttle si ferma appena sopra di esso e Kylo Ren, con la spada laser attivata, si lancia nella sua bocca.

Tutti rimangono senza parole. Ruthford si rammarica di come un’altra vita sia sprecata dietro a vani sogni di gloria. Kylo però non è un uomo qualsiasi e riemerge vittorioso dalle viscere del mostro dopo averlo ucciso.

Ruthford sperava che quella non fosse una competizione, ma alla fine cede ai fatti. Dice a Kylo “Hai vinto”, mentre lui si toglie l’elmo e fa vedere un’espressione soddisfatta e insolente. 

COMMENTO:

Questo è l’ultimo numero di tutta serie Age of e finalmente lo concludiamo in bellezza insieme a Kylo Ren!

Anche se la copertina di Phil Noto ci mostra un Kylo Ren con la cicatrice, in realtà il Kylo che viene raccontato è uno pre-TFA. Lo vediamo sicuro di sé, orgoglioso e anche molto desideroso di eccellere nella missione a cui è chiamato. Potrebbe sembrare lo stesso Kylo sfacciato e insolente che vediamo all’inizio di TFA, e per certi versi è così, ma qui sembra più leggero e meno schiacciato dal peso del suo ruolo. Forse è ancora all’inizio della sua carriera nel Primo Ordine.

Anche qui per Kylo Ren il tema principale è sempre lo stesso: la relazione col passato, il sentimento che porta e la sua influenza nel presente. Grazie agli altri fumetti, Age of Resistance: Hux e Age of Resistance: Snoke ora ne abbiamo un quadro più completo

In Hux c’era il collegamento con quel passato glorioso, rispettato e fatto di un amore gentile rappresentato da Leia. Un’eredità nobile che persino Hux non fa finta di negare.

In Snoke abbiamo il passato leggendario, legato ai Jedi e a quello che rappresentano. E’ quello rappresentato da Luke. Esso porta con sé un amore schiacciato e messo da parte per colpa del senso del dovere. E’ l’amore familiare tradito.

In questo fumetto c’è invece il passato più ardito e spericolato, ma giocato su due livelli di lettura: Vader e Han.

Iniziamo con quello che salta più all’occhio. Il parallelo di Kylo con Vader è eccezionale! Non è astratto, è visuale, mostrato con tutte quelle meravigliose doppie tavole che mettono a confronto nonno e nipote. E’ una festa per gli occhi.

image
image

Kylo è mostrato in tutta la sua gloria. Qui dimostra una superiorità non solo in forza fisica, ma anche in intelletto e soprattutto in coraggio. Sono contenta che finalmente lo vediamo in una situazione che lo vede eccellere, primeggiare e non in cui viene umiliato fisicamente e/o psicologicamente. E’ logico che lo mostrino così, possente e al comando se pensiamo che dietro l’angolo c’è L’Ascesa di Skywalker, un film che lo vedrà Leader Supremo del Primo Ordine. Questo fumetto deve necessariamente lasciarci questa immagine vincente e indomabile di Kylo Ren, per farcela portare dietro fino al film.

Come è successo in altri fumetti della stessa serie (Jabba e Boba Fett ad esempio), i ruoli di buono e cattivo però non sono così definiti e non è così semplice giudicare chi è nel torto. I Bathany non sono creature indifese che Kylo macella senza pietà, ma sono una razza che a sua volta ha ucciso e sterminato per allargare i propri territori. Dal suo punto di vista, Kylo sta facendo qualcosa di positivo e utile nel fermarli.

Adoro il personaggio di Ruthford. L’attitudine che ha il clone, sarcastica e senza peli sulla lingua, è perfetta a fianco di un Kylo Ren arrogante e sbruffone. Non so perché in questo fumetto c’è questo personaggio e non Hux. Mi chiedo se semplicemente è un’eccezione che il generale dai capelli rossi non ci sia o se, forse, i due non sono stati ancora affiancati per volere di Snoke. Spero che sia vera la prima opzione perché è un’accoppiata, quella di Kylo e il clone, che mi piacerebbe rivedere.

image

Come ho già spiegato nel precedente commento dell’anteprima è interessante come abbiano introdotto proprio ora questo capitano clone. Tutti i cloni dovrebbero essere morti o in là con gli anni. Il fatto che Kylo ne abbia uno accanto fa sorgere tante domande: lo ha cercato attivamente? Lo ha convinto o lo ha costretto a lavorare per lui? Già in TFA Kylo parlava di preferire i cloni, ma sarà solo l’ennesima mania di emulare i fasti del nonno o ci sono altre ragioni? E gli StarDestroyer che si vedono della clip di TROS conterranno altri cloni? Per ora sono solo tante, tante domande senza risposta. 

Ruthford, con la sua saggezza da veterano di guerra, è il personaggio perfetto per contenere l’esuberanza giovanile di Kylo e soprattutto è in grado di farlo riflettere metterdolo faccia a faccia con le sue illusioni.

Quando gli dice “Non puoi provare niente a un uomo morto” Kylo è come raggelato. “Un uomo non può affrontare un Dio, non importa con chi sta cercando di essere all’altezza. Non c’è gloria in questo. Solo un’altra vita sprecata.” Il clone mette a nudo il fatto che questo ideale a cui Kylo aspira è in realtà una gabbia vuota che lui stesso si è costruito attorno. Non è reale. E’ solo un’illusione di gloria che in realtà lo imprigiona. Quella di Vader è un’ombra da cui deve uscire o lo porterà solo alla morte.

image

Ma Kylo non è ancora pronto per affrontare questa verità. Quello che vuole fare è provare a sé stesso che é meglio del nonno ed è per questo che fa quell’azione sconsiderata di gettarsi nelle fauci del mostro.

Qui, per come la vedo io, finisce quel collegamento col passato oscuro e arrogante rappresentato da Vader e inizia quello coraggioso legato al padre, Han.

Non posso non pensare a quando in L’impero colpisce ancora, Han porta il Millenium Falcon dentro le viscere del lumacone nell’asteroide. Kylo qui non entra nel mostro col suo shuttle, ma ci si lancia personalmente! Fantastico! Qui c’è tanto di uno spavaldo Ben Solo, tutto suo padre, che traspare in Kylo Ren.

image
image

Nonostante Kylo cerchi nel passato la gloria del nonno, alla fine è sempre il passato e l’amore incondizionato rappresentato dal padre che lo portano alla vittoria. Ben ha il cuore di Han, non lo si può negare, e quando si toglie la maschera, il sorriso obliquo e soddisfatto che ha è esattamente quello della canaglia più famosa della Galassia.

image

Un’altra cosa che ho adorato in questo fumetto è questa vena comica tipica di Star Wars che alleggerisce tanto il personaggio di Kylo, nonostante questo sia un momento in cui è devoto totalmente al Lato Oscuro. L’arroganza di Kylo non è macabra e oscura come quella di Vader, ma ingenua e spavalda come quella di Han. Esattamente come il padre, egli si trova in situazioni tragicomiche come quando il re Kristoff lo prende un po’ in giro sul suo trucco Jedi non riuscito. (anche Jabba ne era immune)

image

Anche stavolta c’è una volontà precisa di differenziare il più possibile Kylo da Vader, facendo leva sull’atteggiamento e non tanto sulla forza (che sicuramente a Kylo non manca), pur accontentando quella parte di fans che vogliono vedere un Kylo fare cose da “cattivo”.

image

E’ un degno finale per questa serie a fumetti che ha avuto alti e bassi. Ci lascia con un fantastico Kylo, spavaldo, insolente, sicuro di sé, degno erede e sintesi degli Skywalker/Solo, nel bene e nel male. Non vedo l’ora di vedere cos’altro tengono in serbo per questo straordinario personaggio.

 

Potrebbero interessarti anche...