Intervista a J.J. Abrams per Uproxx

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So che sei noto per essere molto riservato sulla trama, quindi volevo iniziare chiedendoti cosa succede a tutti i personaggi principali alla fine del film?

Bene … sono felice di dirtelo.

Oh grande.

… Ma alla tua domanda verrà data risposta, solo dopo che vedrai il film.

Quando hai deciso di far tornare Palpatine? Ne è stato discusso durante Il Risveglio della Forza? O è perché Snoke non c’è più?

Bene, se consideri questo film come uno dei nove capitoli di una storia, forse la cosa più strana sarebbe se Palpatine non tornasse. Dai un’occhiata a ciò che lui è, di ciò di cui parla, di quanto lui sia importante, di cosa sia la storia – stranamente, la sua assenza all’interno della terza trilogia sarebbe evidente. Sarebbe molto strano. Questo non vuol dire che c’era una specie di Bibbia e sapevamo già cosa sarebbe successo ad ogni passo. Ma quando Larry Kasdan e io abbiamo lavorato a Il Risveglio della Forza, non l’abbiamo fatto un una specie di vuoto. Abbiamo esaminato di proposito tutto ciò che è accaduto prima. Abbiamo scelto di raccontare una storia che tocca cose e temi e idee specifiche, che abbiamo visto prima, per iniziare una nuova storia. Ci domandavamo: abbiamo tenuto conto di quello che è già avvenuto per chiederci dove stiamo andando?

Ai tempi ci sono state discussioni su questo. Tuttavia, come ogni inizio, ci metti dentro di tutto ma alla fine non vuoi essere necessariamente letterale su qualunque cosa. Poi quando Rian è stato invitato a fare Gli Ultimi Jedi ci siamo incontrati e abbiamo parlato di diverse cose e lui ha scritto la sua storia. Quando ho letto la sceneggiatura mi sono reso conto che questa non interferiva con nulla di quello che Larry e io avevamo parlato e con ciò che volevo fare. Ci sono state alcune cose ,molto specifiche, che siamo riusciti a fare in questo film in cui stavamo ridendo e dicendo: “Oh mio Dio, finalmente stiamo facendo quella cosa di cui abbiamo parlato cinque anni fa”.

Nel libro The Art of The Force Awakens vediamo un concept di Rey nuotare verso le rovine della Morte Nera. Il che è qualcosa che vedremo adesso.

Ci sono cose di quel libro a cui ci siamo avvicinati a fare per davvero. Ma i dettagli di Palpatine? Io non avrei dovuto fare questo film. Ho avuto un paio di anni liberi. Quando Kathleen Kennedy ha chiamato e sono tornato su questo treno, ho iniziato a chiedermi: dove va? Quindi, all’improvviso, eravamo lì a doverlo fare. Siamo tornati alle idee iniziali, eccitanti per noi, e poi ne abbiamo trovati di nuove.

Alla fine di questo film avremo una migliore percezione di chi fosse Snoke? O è una storia per un’altra volta?

Dirò, senza spoilerare nulla, che questo film è un finale ed è, per me, infinitamente più impegnativo di un inizio. Sapevamo che dovevamo fornire risposte. E mentre potrebbero esserci alcune cose che non sono completamente spiegate alla fine, volevamo assicurarci che le persone lasciassero il cinema con la sensazione di essere soddisfatte. Quindi spero che la gente, su una serie di questioni, una volta usciti abbia la sensazione che sia un vero finale e non una trovata pubblicitaria. Stiamo davvero dando un finale.

Quando ero un bambino, George Lucas ci ha detto che C-3PO e R2-D2 ci avrebbero portato attraverso tutti i sei, nove o dodici film – a seconda di quando ha fatto l’intervista – ma non è stato proprio così. Ma ora sembra che Threepio abbia un ruolo enorme in L’ascesa di Skywalker

È centrale in questo storia e davvero meraviglioso. Anthony (Daniels) riesce a fare delle cose …

Era esaltato quando l’ha scoperto, vero?

Si lo era. E poi ci sono state volte in cui si è lamentato dover fare delle cose …

Anthony Daniels si lamenta?

[Ride] Io ero tipo, ascolta amico, tu l’hai voluto fare! Ma lui è stato meraviglioso in questo. Non credo sia mai stato migliore.

Perché è stato così difficile renderli importanti prima? Negli ultimi due film e anche nei prequels?

Ovviamente, uno fai il meglio che può. Ti concentri su qual è la storia e rispondi a ciò che il tuo istinto ti sta dicendo, e che sta funzionando. E a ciò che la storia sembra volere. Sai, non si sa mai quanto si possa pianificare qualcosa del genere, pensando a quanto poco (o tanto) certi personaggi verranno usati. Vale a dire: vuoi usarli per servire la storia. Si è scoperto che questo è il film un cui Threepio deve essere presente in più scene di quante ne sia mai stato. È risultato che la storia ne ha giovato meglio, usando un personaggio sottoutilizzato, per vederne un nuovo lato e raccontarlo. Quindi è stato davvero per necessità, ma mi ha ispirato il fatto che tu possa vedere un personaggio sotto una luce completamente nuova.

Ho notato che sembra ti piaccia mettere astronavi famose in situazioni strane. In Star Trek Into Darkness l’Enterprise è sott’acqua …

Sì.

In Il Risveglio della Forza, vediamo l’inseguimento del Millennium Falcon su Jakku …

Sì.

Ora vediamo uno Star Destroyer che emerge da un oceano.

Sai, io non ci penso in quel modo, ma ho delle sensazioni quando guardo il Falcon o lo Star Destroyer. Ci sono navi che hai visto in ogni tipo di situazione. Di solito nello spazio, o che lasciano un pianeta o atterrando su un pianeta o un asteroide. L’idea di far sfrecciare il Falcon attraverso gli alberi o di decollare a malapena da Jakku, sono modi divertenti di usarlo. Quando stavamo facendo Star Trek Into Darkness, quello era il motivo, volevamo davvero fare una rivelazione riguardo all’Enterprise. In questo caso, e vedrai come entrano in gioco i Destroyer, in parte non volevamo solo vedere i Destroyer. Non volevamo limitarci a un’inquadratura di questa nave o di quella flotta. In parte era per voler dare alle persone qualcosa che non hanno mai visto prima, ma essere ancora Star Wars.

So di aver iniziato con la mia stupida battuta sulla tua segretezza. E ho visto che ti chiedono delle “mistery box” nelle interviste, da anni. Ma questa volta mi sembri un po’ meno abbottonato su certe cose.

Beh, sì. Le persone che conoscono le “mistery box”, chiedono di quelle. E penso che ognuno ha diverse sensazioni su cosa siano, così come me. Per me, non è nulla a cui io abbia mai pensato. Non è qualcosa che applico al mio lavoro. È semplicemente una decostruzione che qualsiasi buona storia ti fa venire voglia di fare, per sapere cosa verrà dopo. Di solito lo si ottiene solo implicando qualcosa.

Ma perché su questo (film) sei un po’ meno riservato?

Non è che lo pianifico, ma io sento molto questo film, perché è la fine di qualcosa che tutti conoscono – non voglio fare il timido. Sono molto fiducioso del film. E mi sento come se abbiamo trovato un modo per fare qualcosa che non ha bisogno – e non ne sento il bisogno – di gettare fumo negli occhi. Abbiamo una storia di vasta portata. Anche se non voglio raccontare l’intero film alle persone, e non voglio rovinare le cose, sento che dobbiamo essere in grado di parlare di come, sì, Carrie Fisher appare in questo film. E sono felice di parlare di come l’abbiamo fatto, in quanto la gente sa che è proprio lei. Non abbiamo fatto un Carrie digitale. Sì, Palpatine è in questo film. Non voglio parlare del cosa o del come. Sono riservato perché voglio assicurarmi che le persone si godano l’esperienza quando andranno. Ma penso di essere, per questo film,un po’ più aperto di quanto non abbia mai fatto prima.

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