L’Alta Repubblica: Luce dei Jedi 2/3



Ecco la seconda parte, di tre, del riassunto e commento del romanzo Luce di Jedi.
Qui la prima parte (X)
Qui la terza parte (X)

ATTENZIONE SPOILERS!

RIASSUNTO

Capitolo 19-35 – Seconda Parte

A Coruscant la cancelliera Lina Soh convoca una riunione ad alto livello per capire cosa è successo e come gestire la situazione. La sicurezza della Repubblica è in gioco, senza contare che la Starlight Beacon sarà inaugurata fra 30 giorni e non ci devono essere pericoli. L’ordine è che tutti devono investigare: amministratori, politici, Jedi, forze di sicurezza. La cancelliera ha anche imposto un blocco sui viaggi nell’iperspazio per una grande zona di cosmo tutto intorno al luogo dell’incidente. Questo farà sorgere problemi di approvvigionamento di vario tipo, ma per ora è una precauzione necessaria.

Su Hetzal, Elzar Mann è in un hangar tra i pezzi della nave disintegrata. Droidi stanno cercando di ricostruirla. Quando arriva Avar, lui le fa l’occhiolino, lei rotea gli occhi ma accenna un sorriso.

Cominciano a sospettare un attacco dato che Hetzal è il centro agricolo che fornisce l’Orlo Esterno e il blocco del commercio può diventare un problema grave. Avar l’aveva scelto come partner per l’indagine e Elzar voleva fare del suo meglio e rigare dritto. Sapeva che Avar l’aveva fatto perché se faceva bene e si metteva in buona luce con l’Ordine poteva diventare maestro Jedi.

Ora però la priorità è trovare la scatola nera della nave con la registrazione di ciò che è successo. Il pezzo però non c’è e altissima è la probabilità che sarà tra gli altri frammenti ancora non trovati e diretti chissà dove. Elzar ha creato un programma che riesce a monitorare le altre “emergenze”. (così chiamano i pezzi nave ancora impazziti) Per prevedere e calcolare il momento in cui emergono dall’iperspazio ha bisogno della capacità di calcolo di 20-30.000 droidi navigatori di ultima generazione. Dato che il cancelliere ha ordinato di usare tutte le risorse possibili, gli vengono accordati. Per l’approvvigionamento dei droidi dovranno però rivolgersi direttamente a chi li produce. Avar vuole anche capire la causa di tutto e investigare su cosa non va nell’iperspazio. Per farlo deve recarsi dai massimi esperti del settore, il clan San Tekka. Avar e Elzar andranno a parlare col clan mentre vengono forniti i droidi.

Intanto i Nihil sono tutti insieme nella The Great Hall of Nihil per celebrare l’attacco e il bottino appena acquisito. Non hanno un pianeta, ma una struttura sospesa nel cosmo non nello spazio reale, ma in un posto che loro chiamano No Space. Questi sono luoghi dove solo loro sanno arrivare attraverso tortuose hyperlane non mappate.

Sono un’organizzazione strutturata a vari livelli gerarchici. I criminali sono suddivisi in tre gruppi Tempest, con a capo tre Tempest Runners. A loro volta le Tempest sono divise in Storms, Clouds e alla fine gli Strikes. Tutto si basata sulla Rule of Three: il bottino viene diviso e una parte cospicua va sempre al The Eye, il capo supremo. L’organizzazione è spietata: o la rendi ricca o la rendi forte. Se sei un anello debole vieni eliminato. Un membro dell’equipaggio che aveva commesso l’errore di abbattere una nave per sbaglio perdendo così il carico, viene espulso nello spazio.

Marchion Ro è il capo assoluto, il The Eye e i tre Tempest Runners sono Kassav Milliko, Pan Eyta e Lourna Dee. Marchion Ro li convoca. Vuole rallentare le cose perché sa, dai suoi informatori, che la Repubblica e i Jedi stanno investigando sull’incidente. Col blocco dell’iperspazio i Nihil sono le uniche navi che viaggiano e solo grazie alle loro rotte non mappate, i Path. Queste sono rotte nuove che solo The Eye conosce e che comunica ai suoi sottoposti. Nessuno sa come ne viene a conoscenza.

Marchion Ro non vuole attirare l’attenzione dei Jedi. Non vuole che loro vengano a sapere cosa fanno e come lo fanno. Ma Lourna vuole fare a tutti i costi un lavoretto facile, un rapimento e riscatto su Elphrona, un pianeta minerario. Il colpo le viene accordato. Destino vuole che Elphrona ospita un piccolo avamposto Jedi, proprio con Bell Zettifar e Loden Greatstorm.

Bell si sta addestrando. La prova è quella di frenarsi durante una caduta da grandi altezze. Peccato che il suo Maestro prediliga la pratica sulla teoria e Bell viene spinto giù da un dirupo senza troppe cerimonie. Il padawan cerca di attingere alla Forza per salvarsi dalla caduta, ma non ce la fa e già spera in una morte veloce. Viene fermato a un metro da terra dalla Maestra Jedi Indeera Stokes, sotto ordine di Loden. Lei ribadisce che deve imparare questa tecnica perché prima o poi gli servirà. “Jedi fall off things a lot” 😅

Non lontano dal luogo dell’addestramento di Bell, i Nihl stanno seguendo la famiglia obiettivo del rapimento. Sono camuffati da nuvola, ma sul pianeta ferroso non piove mai e la madre capisce che qualcosa non va. Il marito, informato su quello che succede nella Galassia, sa che vuol dire quando c’è un’insolita tempesta venire verso di te. La famiglia cerca di nascondersi, ma i Nihil sono già su di loro. La famiglia Blytes si chiude in casa per difendersi ma, dopo aver opposto resistenza per un po’ usado i droidi per proteggersi, i banditi hanno la meglio.

Ignari di tutto, i Jedi sono a cena. Bell dà da mangiare sotto al tavolo a Ember, il suo segugio. Trovato davanti al loro avamposto, Loden l’aveva nominato membro del team per ‘aggirare’ la regola dei Jedi sull’attaccamento. E’ in questo frangente rilassato, in cui parlano anche di come i veterani Jedi possono scegliere dove vivere una volta andati in ‘pensione’, che arriva la richiesta di aiuto per la famiglia Blytes.

Nel frattempo Avar Kriss e Elzar Mann sono a Varykino su Naboo. Elzar le dice che devono ricordarsi di questo bel posto una volta andati in ‘pensione’ Jedi. I due si rilassano bevendo liquore su una terrazza sul lago mentre aspettano padroni di casa: Marlowe erede del San Tekka e Vellis, suo marito. Elzar nota com’è bella la villa e com’è arredata di gusto. Nonostante avere una dimora a Varykino è fuori portata per tutte le famiglie ricche della Galassia, non era ostentata. Avar si stava rilassando a tal punto che pensava che non le sarebbe dispiaciuto stare lì con Elzar da vecchi, ma non glielo avrebbe mai detto se non non avrebbe più avuto pace.

I San tekka erano diventati ricchi un secolo prima cercando nuove vie attraverso l’iperspazio. Anche se era stato pericoloso (ci si poteva perdere per sempre) loro avevano un intuito fenomenale e avevano trovato tante rotte, le più corte e le più veloci, per andare e venire da molteplici punti dello spazio. Le avevano poi vendute a mercanti e governi e in alcuni casi avevano messo dei pedaggi. Tutto questo li aveva resi una delle famiglie più ricche della Galassia. Ancora oggi cercano e vendono nuovi percorsi.

Avar gli spiega come stanno cercando di calcolare la comparsa e il tragitto delle nuove emergenze e i San Tekka si offrono di mandargli tecnologia e esperti su Hazel. Ma per i Jedi c’è un’altra domanda più importante: cosa l’ha causato? Elzar racconta cha la nave si è disintegrata facendo una manovra azzardata nell’iperspazio. Vellis sostiene che la ragione per cui le hyperlane sono così sicure è perché sono vuote, calcolate perfettamente perché non ci sia niente e perché non si debba fare nessuna manovra. Però Elzar insiste che dopo aver escluso l’ammutinamento e l’errore umano, l’unica possibilità è che la nave abbia cercato di evitare qualcosa. I San Tekka negano che sia possibile, ma Elzar capisce che mentono. Avar sente che Elzar vorrebbe usare il mind trick, ma lo ferma. I due Jedi salutano e se ne vanno, convinti che i due nascondono qualcosa e in effetti una volta soli, i San Tekka parlano tra loro e si chiedono se “Non sarà mica lei, vero? Dovrebbe essere morta.”

Nel frattempo il capo Nihil Marchion Ro viaggia nell’iperspazio usando una rotta nuova appena tracciata da Mari San Tekka, che pilota. La donna, ormai centenaria, è tenuta viva in una capsula, con tubi e fluidi e collegata alla nave. La sua mente era meglio di qualsiasi droide navigatore: trovava nuove rotte, vie tra le vie, in un misto tra istinto e matematica. Quando Mari sarebbe morta, cosa che prima o poi sarebbe accaduta, Marchion Ro sapeva che ciò che rendeva unici i Nihil sarebbe svanita e sarebbero diventati come tutti gli altri banditi e pirati. Mari era stata rapita tantissimi anni prima e la famiglia di Marchion l’aveva sfruttata generazione dopo generazione per tracciare nuove rotte. Ecco l’origine dei Path. Marchion Ro è al corrente del piano dei Jedi per trovare la scatola nera. Chiede a Mari se è possibile che un sistema simile li aiuti e lei lo conferma, e che anzi potrebbe farlo anche lei anche se è molto stanca. Mari dovrebbe riposare, anche il dottore lo vorrebbe, ma Marchion le dice di farlo subito nonostante rischia di ucciderla. Quando il calcolo sarà fatto cercherà di battere sul tempo la Repubblica.

Su Elphrona Bell e gli altri Jedi arrivano alla casa della famiglia Blytes. Sono arrivati tardi: tutti e quattro i membri sono stati rapiti e partono all’inseguimento.

Sulla nave Jedi Panacea nel frattempo sono stati raccolti i superstiti della nave in pezzi. I Jedi vogliono parlare con loro per capire se qualcuno ricorda qualcosa di importante per l’indagine. Tra i superstiti c’è un ragazzo che, per fare uno scherzo, era entrato nel sistema appena prima dell’incidente. Gli viene chiesto cos’ha visto e il ragazzo racconta “tre fulmini”.

Intanto su Hetzal, Keven Tarr sta collegando le migliaia di droidi per produrre la potenza di elaborazione necessaria. Elzar fa partire l’algoritmo sperando che funzioni. Il sistema rischia di collassare a causa del surriscaldamento ma Keven aveva previsto un piano B, che funziona, e 30 anomalie vengono subito visualizzate.

Sulla sua nave, il Tempest Runner Kassav sta andando a Eriadu, sistema tagliato fuori dal blocco commerciale. Kassav spera di ricavare un bel gruzzolo ricattando la governatrice di Eriadu: sanno esattamente quali anomalie stanno arrivando nel loro sistema e vogliono essere pagati per fermarle. La governatrice è scettica sulla pretesa ma  il bandito le dà le coordinate in cui comparirà una emergenza e subito dopo appare. Kassan distrugge il frammento. La governatrice non cede e una seconda emergenza appare e il Nihil la lascia distruggere una nave in orbita. Messi davanti alla disperazione viene pagata la somma proprio mentre la terza emergenza compare come da programma. Ma su Eriadu non sono del tutto sprovveduti e la conversazione e le analisi della nave di Kassav saranno trasmesse alla Repubblica. Pagato per farlo, Kassan sta per colpire il terzo frammento, ma manca il bersaglio. Esso si schianta su una delle lune provocando un miliardo di vittime. Il criminale scappa mentre Eriadu promette vendetta.

Su Elphrona i Jedi, a cavallo di steelee (animali originari del pianeta) raggiungono i Nihil e gli ostaggi. Il tempo è loro contro perché il gruppo di criminali sta già raggiungendo le loro due navi per darsi alla fuga. Con grande sorpresa di Bell, Loden tira fuori un cannone laser che aveva recuperato alla casa, lo collega alla spada laser e spara centrando una nave Nihil.
Per prendere tempo i Nihil abbandonano Erika, la madre, e sparano contro i Jedi. Loden riesce a malapena a proteggere sé stesso, Erika e Bell dopo la prima raffica, ma fortunatamente Indeera Stokes arriva con due Vectors (uno la comanda con la Forza) e li salva. Sul luogo arriva anche il Jedi Porter Engle sempre a cavallo di steelee, che si prende cura di Erika mentre gli altri salgono sui Vector all’inseguimento dei Nihil.

Grazie al sistema di Elzar, i Jedi stanno riuscendo ad andare subito sul luogo di apparizione delle ‘emergenze’ e distruggerle per evitare il ricatto subito da Eriadu, già sulla bocca di tutti. Anche la Nihil Lourna Dee sta inseguendo le anomalie, ma solo per scovare la scatola nera. Dovevano evitare a tutti i costi che la registrazione provi il loro coinvolgimento dell’incidente. 

Finalmente viene individuato dalla Repubblica il frammento con il ponte e la scatola nera della nave, ma non fanno in tempo a recuperarlo serenamente. Lourna Dee è arrivata con la sua nave e cerca a tutti i costi di distruggere il pezzo. Dopo una piccola battaglia, la Nihil è costretta a fuggire a mani vuote.

La registrazione della scatola nera viene subito visionata dai Jedi e dalla Cancelliera ed è evidente che quello che aveva provocato l’incidente è una nave Nihil. Quello che sembrava impossibile alla fine è successo e anche Vellis e Marlowe San Tekka, presenti, non possono più negare l’evidenza. Rimane il fatto che anche se avevano omesso o mentito, il loro aiuto era stato fondamentale.
Avar Kriss fa un resoconto della situazione. La nave Nihil, probabilmente non volutamente, si è trovata proprio nella hyperlane e l’altra, per evitarla, ha fatto la manovra azzardata che l’ha fatta disintegrare. Anche se non hanno provocato nulla deliberatamente, i Nihil hanno preso vantaggio della situazione saccheggiando e ricattando, come del caso di Eriadu. Quest’ultima situazione fa capire a tutti che anche loro sono in grado di prevedere la traiettoria dei frammenti. I San Tekka ammettono che la banda criminale è più esperta di quanto si credesse sul viaggiare nell’iperspazio. Da problema locale e pesci di piccola taglia, ora i Nihil sono diventati molto pericolosi e Lina Soh vuole assicurarli alla giustizia il prima possibile.

Per Marchion Ro intanto è un momento cruciale. Riunisce ancora i suoi Tempest Runners e gli affida gli ordini. Kassav, per riparare al pasticcio di Eriadu, deve distruggere la scatola nera in possesso della Repubblica prima che usino i dati anche per triangolare la loro posizione. Lourna Dee deve concludere il lavoretto del rapimento e riscatto, avranno bisogno di fondi.

In effetti il piano non sta andando molto liscio e i Nihil hanno i due Vector Jedi alle calcagna. Come avevano fatto in precedenza, si liberano di un ostaggio per distrarli e prendere tempo. Ma la differenza è sono in volo su Elphrona e la bambina viene gettata nel vuoto. Loden dà a Bell l’ordine di recuperarla e al titubante padawan non resta che gettarsi anche lui e prenderla al volo.
Memore del suo fallimento alla rupe, Bell inizialmente non è molto ottimista dell’atterraggio, ma stavolta la necessità di salvare una vita gli dà quella concentrazione necessaria per adagiarsi dolcemente a terra come una foglia.

Su Coruscant  L’Ordine Jedi decide di intervenire a fianco della Repubblica nell’assicurare i Nihil alla giustizia.

COMMENTO

Questa seconda parte del romanzo, più interessante e scorrevole della prima, allarga la visuale della storia e ci fa conoscere i Nihil e la loro organizzazione criminale.

Non c’è nessun dubbio che questi personaggi siano dei malvagi senza scrupoli. Vediamo la disumanità di Marchion Ro nel modo in cui tratta la centenaria Mari San Tekka. Il criminale ha una specie di taser che usa sull’incosciente vecchina per farla uscire dalla trance in cui versa mentre naviga nell’iperspazio. Quando lei è sveglia la manipola facendole credere che il suo cercare nuove rotte sarà usato a fin di bene. La smania di arrivare prima della Repubblica e dei Jedi nell’ottenere la scatola nera e proteggere i propri interessi, non ferma Marchion nello sfruttare senza pietà Mari quando è già al limite delle sue possibilità umane. Marchion vuole sicuramente mantenere la sua posizione di predominio e la sua ricchezza a tutti i costi. Ha paura di perdere tutto.

Una paura, seppur diversa, è anche quella che tiene legate le fila dei sottoposti. Kassav Milliko è cosciente che anche se è entrato nell’organizzazione per farsene beffe delle regole della società legale, in realtà l’organizzazione Nihil li rende schiavi. Ogni missione deve portare un vantaggio, ogni errore viene pagato con la vita. Sono costretti a obbedire e conseguire risultati senza avere libertà.

I Nihl non hanno legami con la Forza. L’unico accenno al Lato Oscuro è detto dal Jedi Porter Engle, che dice di ‘saper bene’ dove porta la rabbia.

E’ invece molto buffo leggere di come i Jedi possano riflettere su come vivere una volta che, per l’età, non potranno più essere utili all’Ordine. Forse siamo troppo abituati a pensare che muoiono tutti molto prima di poter pensare alla pensione. Il periodo dell’Alta Repubblica è davvero un periodo d’oro!

Il capitolo meno interessante è sicuramente il voto dell’Ordine sul coinvolgimento o no nella caccia ai Nihil. Purtroppo non c’è differenza coi discorsi che avverranno 200 anni dopo, quando ancora i Jedi diranno di non essere un’organizzazione militare e che per questo non dovrebbero immischiarsi. Questa volontà di essere superiori e imparziali è rimasta immutata nel tempo.

L’accoppiata Avar/Elzar promette bene. In parte per questa simpatia e affetto reciproco che provano l’uno per l’altra e un po’ per la differenza tra i due personaggi. Se Avar è seria e disciplinata, Elzar è più disinvolto e ha un che di genio un po’ ribelle. Se il lettore vuole leggerci qualcosa di romantico, ha tutte le ragioni dalla sua parte, soprattutto perché Varykino l’abbiamo conosciuto unicamente come il nido d’amore di Padmé e Anakin. Questo rapporto, l’animale domestico di Bell e un punto nel libro in cui due personaggi scherzano sul divieto dei Jedi all’attaccamento, sembrano proprio una frecciatina di Charles a una regola mal sopportata.

Anche Bell e Loden hanno avuto un po’ più di spazio in questa seconda parte e pure qui è la differenza tra i due quello che funziona. Loden, che dovrebbe essere il maestro posato, è il personaggio più imprevedibile. Devo dire che quando nel libro ha prodotto una specie di bazooka, è stata una bella sorpresa. Bell invece è ancora insicuro, inesperto e fa sorridere la sua convinzione che prima o poi il suo maestro lo farà uccidere.

Ci sono, infine, un paio di riferimenti interessanti con la trilogia sequel che vale la pena sottolineare.

Il primo è l’entrata in scena del Clan San Tekka. Non sappiamo cosa poi è successo nei 200 anni successivi a questi fatti, ma di certo erano più ricchi e potenti di quello che il povero Lor San Tekka ci ha portato a pensare quando lo abbiamo visto ne Il Risveglio della Forza. Lì era solo un anziano cercatore di manufatti, ma qui veniamo a sapere che invece ha fatto parte di una famiglia che ha davvero rivoluzionato il modo di viaggiare nella Galassia. E’ una backstory che funziona bene se ripensiamo al fatto che Lor San Tekka è comparso proprio per dare a Poe una mappa per raggiungere Achto.


Il secondo riferimento, o citazione, è sull’addestramento del diciottenne padawan Bell Zettifar.

Deve essere una pratica antica quella di spingere allievi da una rupe!

Anche Ben Solo era stato gettato da un dirupo da Snoke con lo stesso scopo. Charles ha citato questo episodio apparso in Star Wars Age of Resistance – Kylo Ren, (Qui il riassuto e commento) ribadendo ancora una volta che il tragico ultimo Skywalker è sempre nei suoi pensieri. Insieme al riferimento reylo all’inizio del libro, questo ci conferma che Soule rimane il più sensibile a questi temi tra gli autori che hanno lavorato su Star Wars.

Qui la prima parte (X)
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