Quando la settimana scorsa è uscita quell’intervista di Abrams al New York Time, criticando Gli Ultimi Jedi, devo ammettere che mi sono letteralmente fermata. Mentre la shitstorm imperversava su Twitter, sono rimasta in silenzio social in attesa di qualche ulteriore chiarimento. Memore di tanti articoli negli anni scorsi, frutto di cattivo editing e copia incolla, volevo capire se pure quello era il risultato di un taglio simile. Invece ne è seguito solo silenzio. Rian Johnson, persona che non si è mai lesinata su twitter, è rimasto pure lui in religioso silenzio per giorni. Una cosa molto strana per chi lo segue e che sa che risponde sempre tranquillamente a quasi tutto.

Per me quello è stato il primo, vero, campanello d’allarme.

(In realtà forse il primissimo è stato il passare in privato di Pablo Hidalgo su Twitter. Lui che è il custode supremo di tutto il canone di Star Wars… gli sarà venuto un embolo dopo questo film, dato che dovrà far quadrare tutto quello di cui hanno fatto scempio, a cominciare dai prequel. dovrà coordinare per riscrivere interi libri.)

Le mie carissime coadmin lo sanno, gli ho mandato lunghi messaggi in cui dicevo di come questa cosa mi aveva stupito, perché mai prima di quel momento J.J. aveva dato contro Gli Ultimi Jedi. E sono rimasta in uno stato di apatia almeno per un paio di giorni, delusa da come fosse per nulla professionale da parte del regista e dal come una dichiarazione del genere non poteva essere buttata lì a caso. Ora capisco che quella era la prima conferma di come J.J. e compagni avevano deciso di cancellare tutto quello fatto da Rian Johnson. Non ho mai nascosto che Il Risveglio della Forza è il film che mi è piaciuto meno di questi sequel, proprio per come ricalca pesantemente Una nuova speranza e per come strizza anche troppo l’occhiolino ai fans. Gli Ultimi Jedi è stata la boccata d’aria fresca e io ne sono uscita letteralmente ricaricata! Ma la triste realtà è che io (e tanti come me) non siamo il pubblico di riferimento di questo franchise.

L’ascesa di Skywalker è uno strappo profondo tra quelli che sono i fans “eletti” e tutti gli altri. Perché questo è un film fatto seguendo una specie di lista della spesa in cui ogni ingrediente da cancellare era preso pari pari dalle lamentele dei fanboys americani di twitter e reddit degli ultimi due anni.

Rey deve essere imparentata con qualcuno di potente per giustificare la sua importanza= Fatto

Rey deve essere pure una Skywalker =  Fatto

Kylo Ren ha ucciso Han Solo e non si merita niente =  Fatto

Leia era stata addestrata nella Forza =  Fatto

Rey spada gialla=Fatto

e potrei continuare così all’infinito… fino ai particolari più piccoli, come il cameo degli Ewoks.

E’ una cosa che solo chi ha vissuto in questo fandom per gli ultimi 4 anni può capirlo. Certo non pretendo che il fan causale possa capire che è tutto un piegarsi a 90 ad una certa categoria di fans.

Perché onestamente non vedo a chi altro è diretto questo film, se non al 40enne nerd maschio bianco americano. La cosa che mi rattrista è che dal target di questo film sono esclusi i bambini, che dovrebbero essere il primo bacino di utenza dei questo franchise. E invece no. I bambini che sono cresciuti con Rey e Kylo e che volevano vedere loro, si sono trovati solo un film di spiegoni e seghe su Palpatine…

La cosa più svilente è che la cinica morale americana che punisce senza pietà, ha vinto. Al  diavolo lo storytelling, mitologia, Carl Jung e Joseph Campbell, al diavolo la fiaba. Viviamo proprio in tempi bui se neanche il cinema è in grado di regalarti il sogno e la speranza.

Se c’è una cosa di cui la trilogia originale di Star Wars è il portabandiera è quello storytelling universale fatto di mitologia, tropi e simboli che puoi riconoscere ovunque, che ha fatto il suo successo e che ha reso la sua storia così universalmente comprensibile. Questa trilogia sequel si era finora mossa sulle stesse tracce, ma questo ultimo capitolo ha fatto scempio di tutto.

Si è deciso di buttare alle ortiche tutto, preferendo trasformarlo in qualcosa che Star Wars non è mai stato: un banale film d’azione. La cosa che mi stupisce è che L’ascesa di Skywalker non ha nemmeno la struttura di un film: introduzione, sviluppo, punto di svolta, crescendo, finale (in modo molto succinto). E’ solo un montaggio senza fiato di situazioni che spesso si contraddicono dopo poco, spogliando la storia di quello che serve per renderla memorabile: i dialoghi e le emozioni dei personaggi.

In questo film i personaggi semplicemente non si parlano. Non c’è tempo per fermarsi e dire una battuta. Dimenticatevi i “ti amo, lo so” o “sono un Jedi, come mio padre prima di me” o tantissime altre. Uscirete dal cinema senza ricordavi un solo dialogo. ( a parte quelli da telenovela brasiliana “Tu sei una Palpatine”…. che poi che cavolo vuol dire? Erano una famiglia di Naboo e allora?)

Tutto quello che senti come emozione è il bagaglio che ti sei portato dietro da TLJ. Perché qui è tutto a tenuto a distanza dallo spettatore. Non sei mai dentro la storia.

A parte lo scempio a livello narrativo, che lo rende di per sé un film indecente e imbarazzante nella fattura, è da vergognarsi come hanno letteralmente buttato via il personaggio di Adam Driver.

L’attore più osannato e premiato del momento ha uno screen time di dieci minuti, delle battute che si contano e per ¾ del film non lo si vede neanche in faccia. Se non è cancellare un personaggio, non so proprio cos’altro è. Regresso a quello che era nei primi minuti di TFA. Adesso capisco perché Adam non ha partecipato alla promozione e che in un’intervista diceva imbarazzato che “hopefully” avremo visto sotto la maschera di Kylo…. Che pena.

Alla luce di tutto questo potrei metterci la mano sul fuoco che Driver non toccherà più nulla che ha a che fare con Star Wars. E ha ragione. E’ troppo educato per lamentarsi pubblicamente. Ma posso immaginare la sua delusione per essere stato messo da parte così in malo modo. Un altro comportamente molto poco professionale.

Per non parlare di Kelly Marie Tran, completamente cancellata. I razzisti e sessisti che l’hanno fatta scappare dai social hanno vinto. Il che rende ancora più un presa per i fondelli le parole di J.J. Abrams che ringraziava Rian per avergli fatto conoscere Kelly Marie e aver chiesto al pubblico la standing ovation alla Celebration. Semplicemente vile e bugiardo.

In sostanza, Star Wars è diventato di proprietà di qualcuno e ha smesso di parlare a tutti in modo universale.

Non mi stupisco che Lucas non sia andato alla prima del film. Questo abominio non ha niente a che fare con sua fiaba spaziale fatta di tanta luce, oscurità, fatta di amore, famiglia, speranza e forza di rialzarsi e di combattere. Quello che ti lascia questo film è solo l’amaro in bocca.

Sono riusciti a renderlo una specie di film Marvel, fatto solo di azioni concitate e mille argomenti tutti toccati nel modo più superficiale possibile, senza approfondire nulla, per evitare che lo spettatore possa solo pensare un millisecondo. E’ il parco giochi di cui parla Scorsese. Nulla di più, nulla di meno.

Questo è solo una piccola parte dei miei pensieri, ma per ora chiudo qui, solo perché stasera mi sottopongo di nuovo alla tortura.

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