Quando la maschera non c’è

Torniamo indietro di quasi due anni.
Era il Giugno del 2015 e Vanity Fair usciva con questa copertina:

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Erano le prime foto ufficiali de Il Risveglio Forza, scattate dalla
famosissima fotografa Annie Leibovitz. In copertina abbiamo in bella
mostra nuovi e vecchi eroi, messi insieme in quell’ideale anello di
congiunzione che è il Millenium Falcon.

Il servizio all’interno ci dava una presentazione dei personaggi principali e una colorata carrellata sulla moltitudine aliena e che trovammo nel castello di Maz Kanata.

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Ma la foto che ha fatto più parlare nei giorni successivi è stata indiscutibilmente questa:

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Adam Driver ci viene presentato senza maschera, nel freddo paesaggio di Base Starkiller con due snowtrooper, la fronte corrugata mentre sta scrutando qualcosa. Ci viene detto per la prima volta anche il suo nome: Kylo Ren.

Perché se ne parlò per giorni? Prima di questa foto, al grande pubblico non era dato sapere per certo quale fosse la parte dell’attore americano in questo film di Star Wars.

Quando uscì il primo teaser, il 28 Novembre 2014, l’unica scena in cui vediamo Kylo Ren è in una breve sequenza di spalle nella foresta mentre accende la spada laser. Quando il teaser fu successivamente sezionato al millisecondo dai fans, la maggior parte di essi pensò di aver riconosciuto nel fisico e nella camminata incombente nientemeno che Gwendoline Christie.
Solo dopo questo servizio fotografico fu messa definitivamente la parola fine alle varie teorie riguardanti i ruoli ricoperti dagli attori.

Si è parlato in lungo e in largo del perfetto parallelo in cui Rey, Finn e Kylo vengono introdotti ne Il Risveglio della Forza: tutte e tre vengono presentati con una maschera e tutti tre, in momenti diversi, rivelano il loro viso allo spettatore.

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I tre sembrano vestire la loro maschera come se fosse un abito da lavoro. Finn è un assaltatore, e la sua è come l’armatura di un soldato in battaglia. Rey è una rovistatrice di rottami e il suo abbigliamento è funzionale alle terribili condizioni in cui deve sopravvivere. Kylo è un comandante del Primo Ordine e la sua è quasi una divisa, atta a dimostrare il suo rango e incutere timore e potere.

Sebbene Rey e Finn ci fanno vedere i loro volti immediatamente, dobbiamo aspettare molto di più nel vedere il volto di Kylo Ren. E lo fa nella scena più improbabile, davanti ad un nemico, in una situazione che gli toglie quel vantaggio psicologico di potere e di malvagità che tanto hanno voluto instillarci all’inizio del film.

Nonostante il servizio di Vanity Fair fosse uscito mesi prima, la maggior parte dei fans è rimasta sorpresa da questa rivelazione concessa così presto nella storia.

Perché ci ha stupito così tanto? Probabilmente perché tutti mettiamo inconsciamente a confronto Kylo Ren con l’altro personaggio mascherato per eccellenza, Darth Vader, per cui ci aspettavamo che questo momento ce lo facessero desiderare molto di più.

Forse addirittura escludendolo dal primo film della trilogia.

Gli autori però hanno voluto prenderci alla sprovvista mostrandoci il viso del cattivo subito, anzi proprio grazie al servizio di Vanity Fair, molto prima di vederlo effettivamente sul grande schermo. Perché questa scelta?

Facciamo un passo indietro. E’ molto comune nell’industria cinematografica promuovere i film principalmente con i personaggi “buoni”. Solitamente i ruoli sono ricoperti da attori di punta e subito riconoscibili al grande pubblico. Il personaggio “buono” è quello con cui il pubblico si identifica a pelle ed è sempre mostrato in modo chiaro. L’altra ragione è che, soprattutto nel fantasy o nella fantascienza, è difficile che venga mostrato al pubblico l’immagine del “mostro” o del “cattivo” finale. Questo metodo di promozione lascia allo spettatore una certa parte di immaginazione che, sommata alla curiosità, fa sì che renda il film misterioso e più interessante.

E’ indubbio come la copertina di Vanity Fair ci mostri subito gli eroi buoni. Anche se Finn è un assaltatore e Rey una sconosciuta ci è chiara subito la loro affiliazione, perchè la presenza di Han Solo ci dà una garanzia assoluta.  All’interno della rivista Poe è fotografato come un vero modello: non solo esteticamente, ma anche come eroe romantico e vecchio stile. E’ sulla scaletta dell’X-Wing e il pubblico sa già cosa aspettarsi da lui.

Phasma è fotografata in tutta la sua scintillante presenza. E’ in mezzo ad un campo di battaglia e non ci sono dubbi che questo è lo scenario che si porterà dietro nel film: nessuno si aspetterebbe di vedere Phasma in un contesto diverso. Nonostante sappiamo che è Gwendoline Christie, non ci viene mostrato il suo volto. Il suo personaggio deve essere quello di un capitano che esegue gli ordini e fa il lavoro sporco. Questo tipo di personaggio non richiede che lo vediamo in faccia e farlo potrebbe avere l’effetto contrario.

In qualunque storia, quando il cattivo si leva la maschera c’è sempre il momento in cui esso, per quanto malvagio, diventa improvvisamente umano.

E’ l’effetto che si ha vedendo il viso di Kylo Ren.

Lui non viene fotografato in un campo di battaglia, anche se poi è questo il contesto in cui più lo troviamo effettivamente nel film. Lui è solo in mezzo ad una landa ghiacciata, alla mercè delle intemperie. Gli snowtrooper lo seguono, ma non sono nulla più che uno sfondo e sembrano qualcosa che non ha nulla a che fare con lui: sono indistinti, lontani, mascherati e impugnano un’arma. Kylo è una figura nera in primo piano, cammina in avanti da sola, disarmata e il viso scoperto ci fa vedere il suo sguardo tutt’altro che freddo e distante. Non c’è traccia nè del casco, nè della spada laser. Non ha nulla di spaventoso o di potente.

La cosa che spicca di più è che è giovane e ha un alone di solitudine che lo circonda. E’ intrigante, ma non ha una bellezza canonica e il suo viso irregolare già sembra suggerirci la sua imperfezione interiore. Le proprie “macchie” nell’animo.

Ha un’ epressione decisa e pensierosa, ma non malvagia.

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Perché hanno deciso di farci vedere proprio questa come sua prima immagine? Perchè darci l’idea di un personaggio umano, quasi indifeso, quando nel film si fin da subito si cerca di dare l’idea del predatore?

Tantissimi detrattori di Kylo Ren forse dovrebbero fare un passo indietro e guardare i vari passaggi con cui questo personaggio ci è stato presentato.

Prima una figura solitaria di spalle e poi un giovane isolato con un viso che è ben lontano da quello del mostro insensibile. Gli autori hanno cercato di fare appello al senso di umanità del pubblico verso questo personaggio già dalle primissime foto promozionali.

Il Kylo Ren che vediamo su Jakku è la vera maschera: quella di un comandante ligio al proprio dovere che non si fa prendere dalle emozioni. Dopo la parentesi di Jakku, per tutto il film non ci sarà più quel Kylo Ren, ma vedremo questo personaggio solo e un balia di una tormenta emozionale, proprio come nella prima foto promozionale.

Chi non pensa che Kylo Ren ha davanti a sè una strada che porta a chiudere il cerchio e ritrovare questa umanità mostrata, ma non ancora meritata, potrebbe avere una grossa delusione guardando i prossimi film.

Questa prima immagine di Adam Driver è il vero ritratto di Ben Solo.

Cosa ne pensate?

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