Anakin e Kylo: l’estetica di un volto

L’uscita di un’immagine ufficiale del videogioco Battlefront II ha comprensibilmente scatenato i fan, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto di Kylo Ren. Come purtroppo succede (spesso in forma di polemica) questo ha spaccato il fandom in due. C’è chi ha sempre sostenuto l’evoluzione di Kylo Ren verso la Luce e verso la redenzione e chi lo vorrebbe piombare sempre di più nel Lato Oscuro, condannandolo già al “filo di lama” della spada di Rey.

L’aspetto, quasi da classico cavaliere, pone sicuramente a favore di
un suo ritorno al Lato Chiaro. L’abito, in questo caso anche il viso, fa
il monaco.

Dato che non ci stanca mai a mettere Kylo Ren a
paragone col nonno, sono andata a sfogliare la mia copia di The Art of
Star Wars III: The revenge of the Sith
, per vedere quali sono stati i
passaggi nella creazione del look di Anakin.

A pagina 44/45 troviamo gli schizzi di Ian McCaig, concept designer, che
aveva originariamente proposto a Lucas un Anakin segnato in modo
evidente, forse troppo.

Dopo aver visto gli schizzi del 18 Ottobre 2002 di McCaig di un Anakin deturpato, Lucas ha commentato che Anakin doveva essere più attraente per il resto del film, perché Padmé era ancora innamorata di lui – e lui non aveva ancora ceduto al lato oscuro.

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“George voleva che Anakin assomigliasse di più a Qui-Gon Jinn, per far vedere che lui era destinato ad andare oltre quello che gli aveva insegnato Obi-Wan – per questo ha i capelli lunghi.” dice McCaig


“Lei è innamorata di un mostro, così voleva renderla coraggiosa e
forte, come una leonessa. A George è piaciuta molto la folta
capigliatura, ma alla fine l’ho data solo ad Anakin, per non farla avere
ad entrambi”  conclude McCaig

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Il concetto di base è estremamente chiaro: Lucas ha scelto di dare ad Anakin un aspetto meno mostruoso così da poter rappresentare in lui sia la presenza del Lato Chiaro, sia l’amore provato da Padmé.

E’ inevitabile pensare che Rian Johnson abbia percorso la stessa direzione.

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Il viso di Kylo non è deturpato per sottolineare la sua caduta al Lato Oscuro. La cicatrice c’è e rimarrà a vita, come ricordo indelebile dei suoi peccati, ma è addolcita appositamente non solo per rappresentare il Lato Chiaro, ma per fare appello ad un ben preciso ideale romantico.

Quello che McCaig appunta sull’uso dei capelli lunghi è quantomeno affascinante. Il suo uso è quello di una vera e proprio criniera da leonessa, coraggiosa non solo nell’aspetto ma anche nelle scelte. Proprio come Rey.

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Un’ultimo appunto. In The Art of Star Wars II: Attack of the Clones ci sono diversi concept art del costume di Anakin. Ed uno in particolare ricorda molto quello di Kylo descritto da makingstarwars.net.

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(Amanti ed esperti dei prequel: avete da aggiungere qualche curiosità?)

Resta tutto da interpretare il commento e il riferimento a Qui-Gon Jinn…

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