Rian Johnson sulla scena della caverna

Domanda: La domanda è riguardo Rey e la caverna. Penso sia una scena unica e impressionante. E’ diversa da qualsiasi altra cosa vista in Star Wars. Ho visto il concept e penso a Rey con metà faccia con la maschera di Kylo. Credo sia molto interessante e fa il parallelo con la visione nella Forza in cui Luke vede Darth Vader. Volevo sapere qual’era la tua fonte d’ispirazione e se il concept è ancora pertinente alla scena. C’è anche una voce che chiama Rey in quella scena e volevo capire cosa significa.

Rian Johnson: “L’origine della scena è nata molto, molto, molto presto… prima ancora di finire la storia. Era un’immagine che avevo nella testa. Pensavo a Rey e a quanto era importante per lei e per la sua storia la ricerca della propria identità e a un posto dove stare.

Essendo l’eroe che percorre il cammino dell’eroe, quello di Joseph Campbell, tutto si riassume praticamente ad una mappa di navigazione per l’adolescenza. Abbandonare l’infanzia e entrare nella maturità. Le grandi sfide che abbiamo affrontato tutti per superarle e arrivare. E per Rey è ‘quel’è il mio posto in questa storia?’. Lei pensa che la risposta le arriverà da qualche parte ma tutti la deludono e lei ancora spera che l’identità dei genitori le dia questa risposta. Quindi avevo questa immagine nella testa. Un’infinita linea, come dire, di possibilità di sé stessa. Queste infinite possibilità di identità. Il concetto era di giocare con quale di essere era la lei ‘reale’. Quale di esse sarebbe diventata lei. E dove va a finire.

E c’è una fine in un certo punto, e termina nel posto che le mostra la sua peggiore paura. Che è che c’è solo lei. Che lei è sola. Che è vero da certo punto di vista e falso da un’altro. Sai, con l’ultima scena sul Falcon con Leia… e penso che alla fine è una specie di risposta alla scena dello specchio.”

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