Questa scena è insieme dolce, amara, straziante e piena di speranza.

Rey è come svuotata. Per tutta la vita ha voluto sapere la verità sul suo abbandono e questa poteva essere l’occasione giusta per mettersi il cuore in pace, ma non ha dato l’esito sperato.

Rey è appena tornata dalla caverna, è delusa, zuppa e infreddolita. Invece che andare a chiedere spiegazioni a Luke, si rifugia nella capanna.

La sua esperienza non la confida con chi presumibilmente la potrebbe guidare con esperienza, ma ne parla con un ragazzo che come lei, affronta da solo le avversità. (e una tempesta si sente fisicamente in lontananza)

Alcuni potrebbero pensare che il suo atteggiamento sia illogico, ma in realtà è proprio come si comporterebbe una ragazza della sua età. Chi a 19 anni si confida per prima cosa con un genitore o con un adulto riguardo alle sue incertezze? Lo si fa con gli amici per prima, no?

Rey dimostra, confidandosi, che ha raggiunto una certa familiarità con Kylo, prima ancora che abbia il coraggio di toccarlo e guardargli l’anima.

Dentro di lui aveva già visto fragilità, solitudine e insicurezza da quando gli era entrata nella mente durante l’interrogatorio di Starkiller.

Il problema di Rey con Kylo non è mai stato il suo comportamento in sé (almeno fino ad un certo punto), ma l’incapacità di capire le sue motivazioni. E infatti tutto il rapporto tra i due cambia quando lei capisce l’origine della sua oscurità. La famiglia, il tradimento, la solitudine. Esattamente come per lei.

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