Star Wars The Last Jedi – Extended Edition –  Commento: Il Prologo

image

Il libro si apre con un prologo il cui protagonista è Luke. Ma non il Luke che conosciamo, ma il Luke che sarebbe stato se fosse rimasto su Tatooine e non fosse partito con Obi-Wan alla ricerca di Leia.

In quello che sembra un un sogno (o forse un incubo) Luke è con la moglie Camie e sta guardando uno Star Destroyer che si allontana nel tramonto di Tatooine. L’uomo sta ripensando a un giorno di tanti, tanti anni prima in cui aveva detto a Biggs e Camie che c’erano due navi imperiali in orbita sul pianeta e non gli avevano creduto. Biggs, il suo unico amico, era partito ed era morto chissà dove e il pianeta era entrato sotto il controllo imperiale.

Camie è una donna che vuole restare fuori dai guai, non ne vuole sapere dell’Impero o degli Hutt. Paga le tasse e vuole vivere in pace.

Luke però non è per nulla in pace e continua a rivedere nella mente il giorno (quello per cui Camie gli dice  “Lascia andare il passato”) in cui il droide gli fece vedere il messaggio olografico della ragazza che implorava l’aiuto di Obi-Wan.

Il ricordo tormenta ancora Luke. Aveva ripreso l’unità R2 quando era scappata quella notte, senza incontrare Tusken e tornando a casa subito, e la mattina dopo entrambi i droidi erano stati consegnati all’Impero. Era comparso Ben Kenobi in quel momento e aveva suggestionato gli assaltatori convincendoli che il suo nome era Luke Lars e che non avevano alcun bisogno di interrogarlo. E così fu, ma da quel giorno non vide più il vecchio Ben. Voci dicevano che quella notte una nave aveva aperto il fuoco di notte, sulle Jundland Wastes.

Luke e Camie avevano poi ereditato la fattoria da Owen e Beru ed erano invecchiati insieme.

Ma Luke non aveva mai smesso di sognare della ragazza che cercava Obi-Wan. Si svegliava la notte pensando che il droide fosse ancora lì e che avrebbe riprodotto l’intero messaggio, perché sentiva che era importante che lui lo sentisse. Perché c’era qualcosa che doveva fare. Ma dopo che gli assaltatori portarono via i droidi non seppe più nulla della ragazza, fino a che lesse per settimane su Holonet il messaggio di scuse per tradimento della Principessa Leia, prima della sua esecuzione. L’impero non aveva mai divulgato il video e Luke si chiedeva ancora cosa aveva spinto la principessa a cercare l’aiuto di Obi-Wan… sebbene non avesse più senso dato che era morta e Alderaan era stao distrutto così come Mon Cala e Chandrila.

Quando Luke pensa così al passato, Camie gli dice che ha uno sguardo particolare, come chi ha fatto uno sbaglio e perso un’occasione. Un’espressione che diceva chiaramente che Luke avrebbe voluto seguire Biggs e di conseguenza non averla mai sposata.

Luke rassicura la moglie e la guida verso casa.

E qui il sogno termina.

Luke Skywalker si sveglia su Ahch-To e si prepara per un altro giorno sull’isola. Pensa a come le Custodi si sarebbero presto svegliate e che lui, come loro, avrebbero iniziato le attività della giornata.

Luke si stupisce su come si lamentava di svolgere i lavori quotidiani su Tatooine e quanto invece ora davano un senso alle sue giornate.

Sa dentro di sè che il sogno che aveva fatto quella notte non era un sogno qualsiasi. Era la Forza che aveva trovato modo di avvisarlo che qualcosa stava per succedere anche se si era chiuso ad essa. Che fosse qualcosa di positivo o di negativo o entrambe, Luke non lo sapeva.

Così finisce il prologo.

Sono solo tre pagine, ma ricche di una malinconia e di una tristezza infinita. La Forza fa vedere a Luke come sarebbe stata la sua vita se non avesse rincorso il suo destino: un’esistenza semplice, incompleta e piena di rimpianti. Una scelta che avrebbe portato alla morte di tutte le persone che avrebbe amato una volta lasciato Tatooine e che avrebbe spianato la strada all’Impero per la dominazione.

E’ il suo modo per cercare di far capire a Luke l’importanza della sua vita e che anche se non fosse diventato Jedi, il futuro della Galassia e quello dei suoi cari sarebbe stato ugualmente quello di soffrire. La Forza cerca forse di rincuorare Luke che non è proprio tutta colpa sua e dei Jedi, forse? Certamente gli sta dicendo che non è stando in disparte che le cose possono andare meglio.

Però Luke Skywalker è molto testardo e non sembra capire questo messaggio a prima vista eloquente.

La Forza si dimostra, già da questa introduzione, come dotata di intelligenza propria e capace di raggiungere anche chi non vuole ascoltarla o chi si è chiuso a lei. E’ evidentemente già un antipasto di come, dopo Luke, è passata a parlare direttamente a Rey e Kylo, connettendoli senza chiedere proprio il permesso. ^__^

Il ritratto con cui si apre il libro è davvero quello di un Luke spento, logoro e stanco. Un uomo che ha sofferto moltissimo e che pensa che aspettare in disparte la propria morte sia l’alternativa migliore.

Meno male che la Forza non è d’accordo!

Potrebbero interessarti anche...